Questo è costituito prevalentemente da metano, ma può contenere anche frazioni significative di paraffine ed in base al quantitativo di queste ultime viene diviso in dry gas e wet gas. Inoltre, se son presenti in maniera significativa anidride carbonica ed acido solfidrico il gas si dice acido.
Se il gas è costituito solo da metano accompagnato da qualche percentuale di inerti, non è necessario sottoporlo ad altri trattamenti che non siano una decompressione dalle condizioni a bocca di pozzo e poi una filtrazione, prima che esso venga immesso nelle condutture a media e a bassa pressione per arrivare agli utenti.
Se il gas presenta delle impurità, esso dovrà essere sottoposto a degli interventi di raffinazione i quali sono:
- Disidratazione per allontanare eventuale acqua presente nel gas (la quale potrebbe causare problemi lungo le condutture come ad esempio ristagni o corrosione);
- Degasolinaggio per allontanare eventuali idrocarburi superiori liquefacibili;
- Desolforazione per allontanare i solforati;
- Decarbonatazione per allontanare i carbonati.
Inoltre, nel caso il gas necessitasse di essere liquefatto per essere trasportato oltremare, sarebbero richiesti trattamenti di purificazione molto spinti.
Questo è dovuto al fatto che il Gas Naturale liquefa alla temperatura di -163°C e che, in condizioni del genere, si necessità di un prodotto quanto più possibile puro.
Va inoltre tenuto in considerazione che per mantenere una tale differenza termica sono necessari particolari accorgimenti di isolamento e leghe metalliche con coefficiente di dilatazione termica minimo. La più grande metaniera al mondo (non si tratta di quella mostrata in foto) ha una capacità di 266.000 metri cubi di metano.
Non approfondirò come i vari trattamenti vengono effettuati perché non rientra nello scopo di questo post, il quale si pone di essere una sorta di trampolino dal quale lanciarsi per approfondire l’argomento.